Interventi sui pilastri maggiori della Cattedrale di Ferrara

Riemerge la chiesa medievale

COMMITTENTE
Curia Arcivescovile di Ferrara-Comacchio

PERIODO
2018 – in corso

LUOGO
Ferrara (FE)

IMPORTO LAVORI PRESUNTO
1.395.000,00 €

INCARICO e PROFESSIONISTI INCARICATI
Progetto architettonico e di restauro e Direzione Lavori  – Ing. Arch. Valeria Virgili
Progetto strutturale e Direzione Operativa Strutturale – Ing. Chiara Foresti – Ing. Francesco Pirani

Molti sarebbero i piani di lettura riguardo i lavori (ancora in corso) sugli otto pilastri maggiori e le eccezionali scoperte che il cantiere ci ha riservato. Il tutto è partito da un cantiere di consolidamento strutturale, approntato, con finanziamento della Regione Emilia-Romagna all’interno del Piano di Ricostruzione post sisma 2012, per mettere in sicurezza e consolidare strutturalmente gli otto pilastri maggiori, sui quali gravano fortissimi carichi e che non davano garanzie di adeguata resistenza.

Per mettere a punto un progetto di consolidamento strutturale efficace, sono state effettuate a più riprese campagne di indagini non distruttive (es. georadar) o minimamente distruttive (es. carotaggi), che però non hanno permesso di giungere al livello di conoscenza necessario, base indispensabile per una buona progettazione. Ci è stato perciò consentito di rimuovere, quale extrema ratio, parti degli intonaci per portare a nudo le murature e comprendere le modalità costruttive e le caratteristiche dei pilastri. L’operazione di rimozione ha richiesto, com’è giusto, mille attenzioni riguardo la salvaguardia degli apparati decorativi, applicando il criterio del minimo intervento sufficiente per raggiungere il livello di conoscenza necessario. La lettura diretta delle murature si è rivelata efficacissima per comprendere le problematiche dei pilastri, costituiti da murature risalenti a periodi distinti: residui dei pilastri medievali originari a cui sono state aggiunte, nel corso della grande ristrutturazione Settecentesca, nuove murature spesso non ammorsate alle parti medievali “sopravvissute”. Questa peculiarità costituiva la problematica principale dei pilastri, che di fatto si stavano comportando non come un unico elemento strutturale, ma come elementi separati e indipendenti, con resistenza complessiva decisamente inferiore.

Nel corso delle indagini per l’intervento strutturale sono state cercate e rinvenute le parti medievali, portando alla luce testimonianze di enorme valore, sia artistico che storico-testimoniale.

Sulla base delle piante storiche del Seicento e del Settecento, confrontate tra loro e col rilievo laser scanner dello stato attuale, è partita, parallelamente al progetto strutturale, una lunga serie di rilievi in situ che, messi in relazione con il rilievo e le piante storiche, hanno permesso l’elaborazione di una pianta dei pilastri della Cattedrale medievale. Questo ha consentito, con un procedimento complesso di continue revisioni e affinamenti, il rinvenimento di molti elementi medievali quali capitelli e porzioni di elementi strutturali (imposte d’arco, ghiere d’arco, lobi di pilastri) che hanno permesso di ricostruire con notevole precisione le dimensioni, il posizionamento, le modalità realizzative e le finiture della Cattedrale non più visibile in quanto nascosta dalla ristrutturazione Settecentesca.

Ad oggi è stato concluso il consolidamento dei pilastri e si sono ottenute le autorizzazioni per procedere col restauro delle superfici.

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