Progettazione e miglioramento controllato al 60% di capannoni prefabbricati

COMMITTENTE
Ravani Acciai S.p.a.

PERIODO
2012-2015 (fine lavori)

LUOGO
Ferrara

INCARICO e PROFESSIONISTI

Progettazione strutturale e Direzione Lavori – Mezzadringegneria S.r.l. – Ing. Francesco Pirani e Ing. Denis Zanetti

Esecuzione preliminare delle lavorazioni su un pilastro campione
L’esigenza di poter fornire una soluzione progettuale quanto più efficace e calibrata è stata soddisfatta effettuando una prova su un pilastro “tipo” per valutare modalità e tempi delle fasi di lavorazione.
Di seguito vengono riportate le fasi di lavorazione poi applicate a tutti i pilastri. Anche in funzione della possibilità di realizzare i rinforzi senza interruzione delle attività produttive sono state studiate particolari impalcature “a castello” per poter isolare i singoli pilastri dal resto del comparto.
Inoltre, per prevenire fenomeni di disassamento delle travi prefabbricate sono stati messi in opera dei collegamenti con piatti metallici.

Capannone industriale

  • Per quanto riguarda la zona produttiva l’idea progettuale si può così descrivere:
    Le pareti in blocchi cassero realizzate all’interno del capannone di divisione delle due ditte, Ravani ed Ades, sono state demolite al fine di rendere la struttura omogenea e simmetrica
  • Sono stati integrati tutti i fissaggi delle travi di copertura con i pilastri, mediante carpenteria metallica
  • Tutti i pannelli sono stati connessi con carpenteria metallica antiribaltamento ai pilastri perimetrali
  • Infine, tutti i pilastri sono stati consolidati mediante fasciature di carbonio ed integrazione di armatura corrente con conseguente consolidamento della testa del bicchiere del plinto.

Zona Uffici
Per quanto riguarda la zona uffici, il capannone B, l’idea progettuale è stata quella di sfruttare i pannelli verticali di facciata, presenti su tre lati, al fine di creare un setto sismoresistente continuo in grado di assorbire buona parte della sollecitazione simica.

A tal fine si è reso necessario:

  • Realizzare una nuova fondazione alla base dei pannelli in cemento armato in oggetto, connessa a quella esistente e poggiante sui plinti presenti intesta ai pali di fondazione
  • Connettere le pannellature con la trave di fondazione mediante carpenteria metallica
  • Connettere ogni pannello con il successivo e con gli orizzontamenti mediante carpenteria metallica
  • Connettere il pannello prospiciente al pilastro in cemento armato prefabbricato con il pilastro stesso mediante spinottatura con barre inghisate.
  • Infine, i pochi pilastri (due) che non risultavano ancora raggiungere il livello del 60% di miglioramento in campo dinamico verranno consolidati mediante fasciature di carbonio

TEST DI LABORATORIO “AD HOC” SU PILASTRO DI PROVA
Per poter esaminare la struttura esistente e avere un modello affidabile del comportamento sotto azione sismica è stato realizzato, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova, un modello a scala ridotta del pilastro.
Dopo una serie di prove di carico a rottura sono state fatte delle prove su un pilastro rinforzato con fibre di carbonio per verificarne la resistenza ad azione sismica e per verificare l’efficacia dell’intervento in esame.

https://www.ingenio-web.it/19343-adeguamento-sismico-di-un-capannone-prefabbricato-con-compositi-frp-il-caso-ravani-acciai-spa-a-ferrara