Nuovo impianto sportivo polifunzionale di Ferrara


Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica come da linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 5 - Inclusione e Coesione, Componente 2 - Infrastrutture Sociali, Famiglie, Comunità e Terzo Settore (M5C2), Misura 3, Investimento 3.1 "Sport e Inclusione Sociale" - Cluster 1 e 2

 

COMMITTENTE
Comune di Ferrara

PERIODO
2022-2023

LUOGO
Ferrara (FE)

IMPORTO LAVORI
5.326.624,70 €

INCARICO e PROFESSIONISTA INCARICATO
Progettista – Ing. Denis Zanetti
Collaboratore alla Progettazione Architettonica – Arch. Adolfo Zanetti
Collaboratore alla Progettazione Impiantistica – Ing. Andrea Guaraldi

Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) ha riguardato la realizzazione di un “nuovo impianto sportivo polifunzionale” da realizzarsi in Comune di Ferrara nell’area dell’ex Foro Boario. L’Amministrazione Comunale, nel proprio piano triennale delle opere pubbliche, ha previsto la realizzazione di tale impianto per dare risposta alle richieste delle numerose società sportive che operano sul territorio.

L’obiettivo è quello di garantire la massima flessibilità e fruibilità da parte delle società sportive. Il progetto per il nuovo impianto polivalente indoor è stato sviluppato nel rispetto delle norme CONI per l’impiantistica sportiva e seguendo le prescrizioni delle singole Federazioni Sportive, al fine di ottenere il parere favorevole al progetto e la successiva omologazione dell’impianto.

L’area di gioco è quindi pensata per ospitare, a livello agonistico, eventi sportivi di: pallavolo, pallacanestro, pallamano. La grande dimensione della sala consentirà di ospitare altresì anche altre discipline: calcetto, tennis, ginnastica artistica, scherma.

Il progetto è stato sviluppato tenendo in particolare attenzione al problema della safety e della security, sviluppando il progetto in linea con le Norme di prevenzione incendi per gli impianti sportivi.

L’area identificata per collocare il nuovo impianto è a Ferrara, in via Foro Boario. La realizzazione del nuovo impianto in questo sito consente anche la rigenerazione urbana e la rivalutazione di un’area della città che in questo momento si trova in condizioni di parziale abbandono.

L’area scelta per il nuovo impianto sportivo è collocata in una posizione comoda per essere raggiunta con mezzi pubblici e privati. In particolare, riguardo ai mezzi pubblici, è servita dalla linea di autobus su via Foro Boario e risulta inoltre limitrofa alla futura stazione della metropolitana di superficie (stazione di Foro Boario).

Il PFTE è stato sviluppato all’interno di un continuo confronto con l’Amministrazione.
Una prima analisi propedeutica al progetto ha consistito nella verifica tra differenti alternative tipologiche di intervento. In tal senso si sono valutati interventi analoghi di recente costruzione o in fase di realizzazione valutando i dati dimensionali, le dotazioni, i relativi costi di realizzazione attualizzati e i costi di gestione.

Una seconda verifica ha riguardato il numero minimo di posti spettatori per ospitare le diverse tipologie di eventi agonistici per le tre discipline sportive indicate dall’amministrazione. Infine, un’ultima verifica è stata effettuata confrontando le dotazioni minime di standard a parcheggio richieste dal CONI in funzione del numero degli spettatori.

Il PFTE del nuovo impianto sportivo polifunzionale ha tra i suoi obbiettivi principali quello di diventare motore di riqualificazione urbana di un’area che attualmente si presenta in stato di abbandono e di degrado. Il percorso progettuale nasce da una accurata analisi volta a comprendere il contesto urbanistico in cui si va a collocare il nuovo manufatto risposta formale in un punto nevralgico del tessuto urbano assumendo il ruolo di nuova centralità che nello stesso tempo disegna e riconnette parti oggi scollegate della città.

Questa specifica condizione diviene l’occasione per studiare un nodo urbano che si declina a tema architettonico, ricucendo l’intorno e assumendo così valenze più complesse. Il volume del nuovo impianto sportivo è concepito riformulando i rapporti con il contesto adiacente, gli edifici e i vuoti, quale dispositivo che a nord ridefinisce lo spazio pubblico in forte rapporto alle storiche palazzine di ingresso all’ex-Foro Boario e verso ovest assorbe e ingloba il verde del parco Barlaam.

La grande mole dell’edificio diventa elemento che caratterizzando il disegno dei vuoti e dando al nuovo manufatto quella valenza urbana che è propria di un edificio pubblico di questa importanza.

La testata a nord dell’edificio, che ospita gli ingressi principali, si riduce di scala e dialoga con lo spazio della palazzina di ingresso all’ex Foro Boario, il cui portico recupera la sua funzione originaria diventando il naturale segnale di accesso al nuovo spazio pubblico che così definito costituisce una vera e propria piazza. Quest’area è infatti pensata accessibile solo a pedoni cicli e motocicli, oltre naturalmente ai mezzi di servizio e di soccorso.

A ovest un grande piano inclinato verde costruisce un forte rapporto con l’area verde a sud dell’edificio “Piramide” che collega con parco Barlaam, integrando il nuovo edificio in un disegno organico degli spazi verdi.

Questo leggero declivio, oltre a risolvere le uscite del pubblico del nuovo impianto, organizza una passeggiata che connettendosi con i percorsi esistenti, da un lato costruisce un affaccio inedito verso il parco e dall’altra consente di vedere dall’esterno il grande vuoto della palestra.

Lo spazio a est è pensato come un filtro verso i futuri sviluppi che potrà avere l’area. Una serie di filari di alberi disegna lo spazio accogliendo le uscite di sicurezza di parte del pubblico.
A sud è collocato il parcheggio che si attesta sulla nuova viabilità che ripristina la precedente strada di collegamento tra la stazione di Porta Reno e via Camilla Ravera.

Il progetto del verde delle aree esterne riveste un valore decisivo nel progetto, i percorsi sono stati ridisegnati in considerazione della raggiungibilità da ogni direzione e in conformità con le esigenze per i fruitori disabili o a mobilità lenta.

Uno degli obiettivi del progetto è di concorrere a riattivare la memoria della comunità nei confronti di un’area attualmente isolata e degradata con l’intenzione di favorirne la valorizzazione facendola diventare motore di riqualificazione sociale ed economica dell’intero quartiere.
É infatti, anche in questo senso che si devono leggere le attenzioni al suo inserimento nel contesto.